Teen Meet Up

È al quinto piano della palazzina storica sita in Via Pacini, 20 a Milano, dove hanno sede 10 alloggi per l’autonomia gestiti dalla Fondazione Asilo Mariuccia, che è stata inaugurata a febbraio del 2018 la nostra “Piccola Biblioteca” uno spazio che ora raccoglie oltre seicento titoli per ragazzi e bambini: oggi uno scrigno che racchiude non solo libri ma anche progetti in continua trasformazione.

Nel 2019, l’équipe educativa al lavoro negli alloggi per l’autonomia milanesi ha riconosciuto il bisogno negli adolescenti accolti di un luogo fisico, e non solo, nel quale portare i propri pensieri, paure e domande sentendosi protetti dalla dimensione del gruppo. Ne è nato quindi un progetto che aveva come obiettivo la creazione di relazioni significative e di supporto tra i ragazzi e anche con le educatrici.

Nella nostra “Piccola Biblioteca” c’è un piccolo salottino dove ospitavamo i ragazzi e dove parlavamo con loro. Li abbiamo sollecitati a condividere i temi sentiti per loro come importanti. Abbiamo quindi scelto dei libri che approfondissero questi temi in modo anche provocatorio, consentendo uno scambio di sguardi “ad altezza ragazzo”.

Così, ogni giovedì la biblioteca si trasformava per gli adolescenti e insieme si leggeva un libro, ad alta voce, lasciando poi spazio alla discussione.

“Questo progetto ha dato modo ai ragazzi di essere ascoltati da adulti che hanno voluto sedersi con loro e che con strumenti educativi attenti hanno permesso loro di esprimersi senza il timore di un giudizio ma con una chiara cornice di cura e protezione.” Questo è quello che ci racconta Maddalena Villani, una delle nostre educatrici che si è occupata del progetto.  

Grazie a questo progetto è nato un gruppo, che abbiamo chiamato “Gruppo Ado”: i ‘nostri adolescenti’ hanno sentito il bisogno di continuare a frequentarsi anche al di fuori degli spazi creati dagli educatori.

È attraverso progetti come questi e la costruzione di relazioni significative che è possibile offrire luoghi di accoglienza realmente riparativi: i ragazzi e i bambini divengono protagonisti di pensieri di cura e interlocutori primari, avendo la possibilità di essere, all’interno delle relazioni familiari, rinnovate risorse di cambiamento e crescita.