Proposta Formativa per il Personale Educativo

L' esperienza del mito e la consapevolezza di se stessi

"Io lavoro all'Asilo Mariuccia" Teatro Partecipato

Il personale educativo della FAM del Polo di Milano è attualmente impegnato nella prima fase del progetto proposto da Mimmo Sorrentino, docente di Teatro Partecipato alla Scuola Paolo Grassi di Milano, esperto conduttore di stage di alta formazione e di laboratori rivolti principalmente a fasce deboli della popolazione e ai professionisti che se ne occupano nei diversi contesti di aiuto. È autore di svariati testi tra i quali Che tutto sia bene presentato in occasione della manifestazione cittadina Book City proprio all’interno della sede di Villa Ersilia della Fondazione.

Il progetto in essere è stato presentato lo scorso giugno all’interno del Piano della Formazione Annuale e prevedeva la possibilità di una seconda fase di realizzazione ad oggi non ancora autorizzata.


Come già condiviso in fase di presentazione alla Direzione lo scorso giugno, il laboratorio di Sorrentino è finalizzato ad un approfondimento delle dinamiche comunicative messe in essere dagli educatori partecipanti nella loro professione all’interno della Fondazione Asilo Mariuccia. Le singole equipe dei Servizi di Milano lavorano insieme in attivazioni laboratoriali basati su tecniche di Teatro Partecipato che coinvolgono la persona e la consapevolezza che ha delle proprie emozioni e del modo in cui vive le relazioni con gli altri partecipanti. Con questa tecnica, il laboratorio si pone l’obiettivo di lavorare sul vissuto dei partecipanti, “Con l’obiettivo di gettarsi nel mondo con la consapevolezza di essere nel mondo. E che è esso, il mondo, a determinarci con la vita degli altri che nel vivere incrociamo”.


L’idea di proporre questo tipo di formazione agli operatori dei Servizi di Milano nasce proprio dalla convinzione di dover sostenere il lavoro di chi quotidianamente vive la propria professionalità a contatto con la sofferenza e le fatiche umane e pertanto necessita di strumenti di conoscenza non soltanto relativi il lavoro in se stesso, ma anche e soprattutto relativi la consapevolezza delle proprie emozioni e di quanto queste incidano nella relazione con gli utenti di cui ci si occupa.


Nei Servizi di Milano il ruolo attivo giocato dall’educatore può essere determinante nell’andamento del progetto di vita della coppia mamma/bambino. Risulta pertanto fondamentale offrire al personale educativo gli strumenti per conoscere, gestire e comprendere innanzi tutto loro stessi e “la coerenza del proprio agire sulla base di valori condivisi”.


La seconda fase di progetto proposta da Sorrentino prevede la realizzazione di uno spettacolo teatrale da rappresentare all’interno della Fondazione. Il testo della produzione trae origine proprio dal lavoro e dalle rielaborazioni degli scritti prodotti dagli educatori coinvolti nei laboratori già in essere. Sorrentino rielabora, unisce e armonizza le poesie scritte dal gruppo per arrivare ad un prodotto del gruppo, come dimostrato ad inizio della serata di Book City leggendo per la platea due poesie frutto dei primi laboratori tenuti con il nostro personale.


La realizzazione della seconda fase del progetto “L’esperienza del mio mito” rappresenterebbe l’occasione di proporre la FAM come promotrice di un lavoro di sperimentazione teatrale affatto usuale nel panorama degli Enti del Terzo Settore e di aprirsi a possibilità comunicative potenzialmente molto ampie.


Certamente consentirebbe di completare quanto già in essere, offrendo un percorso formativo unico nel suo genere, portando a completezza quanto già iniziato e consentendo una valorizzazione ulteriore dell’investimento formativo già fatto, mettendo in atto “un circuito profondo e proficuo sul modo di operare da parte degli educatori che parteciperanno al laboratorio di formazione”.


Destinatari: a tutto il personale educativo delle tre comunità e degli alloggi per l’autonomia per un totale di 24 persone


Durata: i laboratori inizierebbero a febbraio 2022 per terminare a maggio 2022, una volta a settimana per un totale di max 80 ore di laboratorio, 20 ore di organizzazione dello spettacolo, drammaturgia e regia non quantificabili