È necessario accelerare l’adozione di pratiche sostenibili e per questo nel 2015 governi di tutti i 193 Paesi membri dell’ONU, consapevoli che l’attuale modello di sviluppo globale non è sostenibile, hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile SDGs nell’acronimo inglese - che vogliono condurre il mondo verso un futuro più sostenibile entro il 2030 nei tre ambiti:economico, ambientale, sociale.
Gli “SDGs” hanno validità universale: tutti i Paesi devono fornire un contributo per raggiungere gli obiettivi in base alle loro capacità. Ogni Paese deve impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile che consenta di raggiungere gli SDGs, rendicontando sui risultati conseguiti all’interno di un processo coordinato dall’ONU.
Questo approccio nel recente passato ha dimostrato di funzionare: gli Obiettivi per lo sviluppo del Millennio, che furono adottati nel 2000, hanno migliorato le vite di milioni di persone (esistono misurazioni di questi miglioramenti).
L’attuazione degli sfidanti obiettivi di sviluppo sostenibile richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalle istituzioni filantropiche alle Università e centri di ricerca, agli operatori dell’informazione e della cultura. dalla società civile alle organizzazioni non profit.
Per esempio, la Fondazione Asilo Mariuccia, storica istituzione milanese attiva in ambito socio-assistenziale, da diversi anni sta coniugando le tre dimensioni della sostenibilità, inizialmente come attuazione di singole buone prassi sperimentate a lungo, e solo in tempi più recenti come approccio sistemico che sta comportando una riflessione ampia su tutte le attività della Fondazione. È il caso dei giocattoli: il metodo educativo prevede l’utilizzo prevalente di quelli in legno dove l’energia, la grafica ed addirittura i suoni vengono ideati e creati dal bambino stesso. E sono un toccasana per l’ambiente: per produrli non si genera Co2, durano più a lungo e quindi riducono i rifiuti. Il bosco, i giardini e l’orto favoriscono l’apprendimento di competenze per il futuro inserimento lavorativo dei ragazzi che se ne prendono cura, producono con metodi di agricoltura biologica ortaggi per l’autoconsumo, e costituiscono parte integrante del patrimonio ambientale e culturale del territorio. E si potrebbe raccontare ancora molto…