Percorsi di lingua italiana: la Voce alle mamme e ai volontari

Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze estive, anche il progetto “Voce alle mamme”, percorsi di lingua italiana e competenze digitali, si prende qualche settimana di meritato riposo.

Le ‘nostre’ Mamme e i loro bravissimi professori si potranno godere una meritata pausa mentre noi, iniziamo a scaldare i motori per la stagione autunnale che ci porterà verso le prime certificazioni di competenza per le mamme che si sono dimostrate più pronte.

Abbiamo trascorso mesi entusiasmanti e ricchi di sorprese. Siamo passati dall'iniziale perplessità davanti a un mezzo un po' “sconosciuto” come il PC ad una padronanza sempre più sicura di tutti i segreti e i trucchi del perfetto corsista on line.

Potremmo fare decine di considerazioni dal punto di vista pedagogico, dell'integrazione e dell'acquisizione delle nuove competenze ma vogliamo lasciare la parola ai protagonisti di questo progetto: le mamme e i volontari.

Abbiamo intervistato R. una delle una delle nostre mamme che ha potuto seguire il corso.

È stato un percorso ricco di stimoli e molto importante non solo sul piano dell'acquisizione della lingua ma, anche un momento di incontro e confronto tra idee, culture e generazioni.Non vediamo l’ora di ricominciare a settembre!

Voce a una Mamma

Abbiamo intervistato R. una delle una delle nostre mamme che ha potuto seguire il corso.

Perché hai deciso di frequentare il corso di italiano?

R. “Anche se abito da tanti anni in Italia sentivo il bisogno di capire di più la lingua italiana. Spesso mi capita di essere in difficoltà quando devo parlare con le persone, soprattutto in situazioni dove chi mi parla utilizza parole difficili e poco comprensibili: quando devo parlare a scuola con gli insegnanti dei miei figli, quando vado in posta o in banca, quando mi trovo a dover andare negli uffici del Comune. Penso che tutte le persone straniere dovrebbero avere l’opportunità di partecipare a corsi come questo.”

Il corso che hai frequentato ha rispettato le tue aspettative?

R. “Certamente, ero un po’ in imbarazzo all’inizio ma la mia insegnate, Sofia, è stata molto brava e paziente. Io ho fatto molte domande e all’inizio avevo paura che Sofia si arrabbiasse perché non mi erano chiare molte cose ma lei è stata davvero brava e io sono contentissima.”

Cosa ti porti a casa e cosa vorresti per il prosieguo del corso?

R. “Mi sento davvero felice perché ora so di aver imparato molte cose, ora mi sembra più facile avere a che fare con gli altri e mi sento meglio anche sul lavoro. L’anno prossimo forse non sarò più ospite dell’Asilo Mariuccia ma se potessi continuare a fare il corso mi piacerebbe imparare ancora cose più difficili. Quest’anno ho imparato i verbi al passato e tante altre cose la prossima volta chissà…”

La parola a una volontaria: Sofia

Sei una ragazza davvero giovane, come mai hai deciso di dedicare del tempo a questa attività?

Sofia: “Era molto tempo che desideravo provare un’esperienza di volontariato con persone in difficoltà e questa mi è sembrata un’ottima occasione di mettere a frutto le mie capacità a contatto con delle persone interessanti e volonterose di imparare come R. e le altre mamme.”

Cosa ti porti a casa da questa esperienza?

Sofia: “Sicuramente la grande voglia di fare delle mamme e la capacità di voler mettersi in gioco e imparare, la voglia di conoscere e di conoscerci. Mi piacerebbe, il prossimo anno, riuscire a fare anche un pezzo di lavoro in presenza, insieme a loro, magari facendo anche cose più interattive come, ad esempio andare a vedere cose in città o fare brevi esperienze insieme.”